La gastroenterite è un'infiammazione della mucosa dello stomaco e dell'intestino che può provocare sintomi fastidiosi come nausea, vomito, diarrea e dolori addominali. È una condizione molto comune, soprattutto tra i bambini, che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente nell'arco di alcuni giorni.
Tuttavia, è importante conoscerne le cause, i sintomi e i rimedi più efficaci per gestirla al meglio ed evitare complicazioni. In questo contesto, Farmacia Papa si afferma come un punto di riferimento essenziale, con tantissimi prodotti e soluzioni concepite per risolvere tale problematica.
Gastroenterite bambini: perché i più piccoli sono suscettibili
I bambini sono particolarmente suscettibili alla gastroenterite, che rappresenta una delle principali cause di ricovero ospedaliero in età pediatrica.
In questa fase della vita, è essenziale fare attenzione al rischio di disidratazione, soprattutto nei più piccoli. Tra i sintomi più comuni si trovano vomito, diarrea frequente, febbre, dolori addominali e inappetenza.
Quando si tratta di neonati e bambini sotto i cinque anni, è importante monitorare segnali di allarme come ridotta produzione di urina, secchezza delle labbra e della bocca, occhi infossati e comportamenti anomali, tra cui sonnolenza e irritabilità.
Il pediatra, nel caso di gastroenterite nei bambini, potrebbe suggerire l’uso di soluzioni reidratanti orali per compensare la perdita di liquidi ed elettroliti. Per i lattanti, l'allattamento al seno deve continuare, poiché il latte materno ha proprietà benefiche. I bambini più grandi, invece, devono seguire una dieta a base di alimenti semplici e facilmente digeribili, come riso, patate bollite e banane, i quali aiutano nella ripresa.
Sintomi della gastroenterite: ecco i principali
I sintomi della gastroenterite possono variare in funzione all'agente patogeno responsabile dell'infezione e alla gravità del caso, ma generalmente includono una serie di disturbi gastrointestinali che compromettono il normale funzionamento dello stomaco e dell'intestino.
Fra le manifestazioni più comuni c’è la diarrea, caratterizzata da scariche frequenti e liquide che possono persistere per diversi giorni. Spesso accompagnata da crampi e dolori addominali, la diarrea può risultare debilitante e provocare un rapido calo delle energie.
A ciò si aggiungono nausea e vomito con intensità variabile, a seconda del paziente. In molti casi è presente febbre, che indica una risposta infiammatoria dell'organismo all'infezione.
Mal di testa, affaticamento e perdita di appetito completano il quadro sintomatico, lasciando il soggetto debilitato e privo di forze. Nei casi più gravi, la disidratazione è il rischio principale, e rende necessario l'intervento medico per ristabilire l’equilibrio dei liquidi corporei.
Gastroenterite: sintomi adulti
Negli adulti, la gastroenterite presenta sintomi più lievi rispetto a quelli dei bambini. La diarrea tende a essere meno intensa e il vomito si presenta in maniera meno frequente. Tuttavia, è comune sperimentare brividi, dolori muscolari e febbre.
Il malessere generale è spesso accompagnato da stanchezza e da una sensazione di debolezza diffusa. È essenziale prestare attenzione ai segnali di disidratazione, che si manifestano con sete intensa, minzione scarsa e concentrata, secchezza della pelle e delle mucose, vertigini o tachicardia.
Gastroenterite: quando preoccuparsi?
Sebbene nella maggior parte dei casi la condizione si risolva spontaneamente, ci sono alcune situazioni in cui è opportuno consultare il medico:
- Diarrea che persiste per più di 3 giorni negli adulti o 24 ore nei bambini;
- Presenza di sangue nelle feci;
- Febbre alta (oltre 39° C) che non si abbassa;
- Dolore addominale intenso e localizzato;
- Segni di disidratazione grave;
- Vomito che impedisce di trattenere liquidi per oltre 24 ore;
- Sintomi che peggiorano invece di migliorare dopo alcuni giorni.
Nei bambini piccoli e negli anziani il rischio di complicazioni è maggiore. Quindi, è consigliabile un controllo sanitario più tempestivo.
Nelle persone immunodepresse o con patologie croniche la gastroenterite può avere un decorso più severo; pertanto, è bene rivolgersi subito al proprio medico curante.
La gastroenterite è contagiosa?
Quando causata da virus come il norovirus o il rotavirus, la gastroenterite è altamente contagiosa. La trasmissione avviene principalmente tramite contatto diretto con persone infette o superfici contaminate.
Anche il consumo di alimenti o bevande non adeguatamente trattati può essere una via di infezione. La fase in cui la gastroenterite è contagiosa coincide generalmente con la presenza dei sintomi, in particolare la diarrea, ma il rischio di trasmettere l’infezione può persistere per qualche giorno dopo la loro scomparsa.
Per ridurre la diffusione del contagio, è essenziale mantenere una buona igiene, lavandosi accuratamente le mani dopo ogni utilizzo del bagno e prima di toccare alimenti. Anche la pulizia delle superfici utilizzate deve essere scrupolosa, così come l'evitare la condivisione di asciugamani, stoviglie o altri oggetti personali.
Gastroenterite: quanto dura?
La durata della gastroenterite, generalmente, varia in base alla causa e all'età del paziente, ma di solito si risolve spontaneamente nell'arco di 3-7 giorni. In alcuni casi, però, i sintomi si protraggono fino a due settimane.
Nei bambini piccoli la durata tende ad essere più breve, intorno ai 2-5 giorni, mentre negli adulti, vomito e diarrea intensa di solito si attenuano dopo 1-3 giorni, ma è probabile che persistano fastidi intestinali più lievi per una settimana.
È importante monitorare l'evoluzione dei sintomi: se dopo 3-4 giorni non si nota alcun miglioramento o se compaiono segni di disidratazione, è consigliabile consultare il medico.
Gastroenterite cosa mangiare: gli alimenti da prediligere
L'alimentazione gioca un ruolo importante nella gestione della gastroenterite. Nei primi giorni, la priorità è mantenere un'adeguata idratazione, bevendo liquidi come acqua, brodo leggero o tisane non zuccherate.
Quando i sintomi iniziano a diminuire, si può cominciare a introdurre alimenti leggeri e facilmente digeribili. Tra questi, il riso bollito, le patate lesse e il pane tostato rappresentano buone scelte per evitare di sovraccaricare lo stomaco.
Anche la frutta, come le banane mature e le mele cotte, fornisce nutrienti senza irritare ulteriormente l'intestino. Progressivamente, si possono reintrodurre proteine magre, ad esempio pollo e pesce cotti al vapore. È consigliabile consumare yogurt probiotico, in quanto favorisce la ripresa della flora batterica intestinale.
D'altra parte, per contrastare la gastroenterite è meglio evitare latticini, cibi grassi o fritti, piatti piccanti, bevande contenenti caffeina e alcol, così come gli alimenti integrali o ricchi di fibre, che potrebbero aggravare la diarrea. È importante rispettare i segnali del corpo, mangiando solo quando si sente di nuovo fame, e preferire pasti piccoli e frequenti piuttosto che porzioni abbondanti.
Cura per gastroenterite: i rimedi più efficaci
La cura per gastroenterite si basa principalmente su una terapia di supporto volta a gestire i sintomi e prevenire la disidratazione. La principale misura da adottare è la reidratazione, soprattutto quando vomito e diarrea sono frequenti.
Le soluzioni reidratanti orali, disponibili su Farmacia Papa, sono spesso consigliate per riequilibrare i liquidi persi.
Il riposo è fondamentale per consentire all’organismo di riprendersi, evitando ulteriori stress fisici. Dal punto di vista alimentare, è preferibile iniziare con cibi leggeri e facilmente digeribili, come indicato in precedenza, introducendo gradualmente una dieta più completa.
Il medico potrebbe prescrivere farmaci specifici per controllare sintomi più severi, come i farmaci antiemetici per ridurre la nausea e il vomito, o antidiarroici per diminuire la frequenza delle scariche. Anche i probiotici possono essere utili per riequilibrare la flora intestinale.
Le misure igieniche, come lavarsi spesso le mani e disinfettare le superfici, rimangono essenziali per evitare la diffusione dell’infezione. Gli antibiotici, infine, sono raramente indicati e vengono prescritti solo in caso di infezioni batteriche gravi o pazienti con un sistema immunitario compromesso.