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Come educare correttamente il tuo cane

Come educare correttamente il tuo cane

Quando si parla del comportamento del proprio cane e di cosa fare per migliorarlo, si ha la tendenza a non distinguere tra educazione ed addestramento. In realtà, per quanto la distanza tra questi due ambiti non sia siderale, esiste tuttavia una differenza: con l'addestramento si rende il cane capace di fare cose nuove e particolari, dirette a un fine specifico; attraverso l'educazione, invece, si favorisce la naturale tendenza del cane a seguire le regole; così facendo si insegnano le regole utili alla convivenza con l'uomo: aspettare per avere attenzione, carezze o cibo, tornare al richiamo, camminare al guinzaglio, eccetera.

 

I riflessi condizionati

 

Nei primi anni del Novecento l'etologo russo Ivan Pavlov scoprì i cosiddetti “riflessi condizionati” ossia la risposta che un soggetto dà alla presentazione di uno stimolo condizionante. Ad esempio, se si fa suonare un campanello (stimolo condizionante) ogni volta che si presenta al cane la ciotola del cibo, il cane assocerà il campanello al cibo.

Partendo dai riflessi condizionati di Pavlov, l'addestramento più moderno si basa unicamente sul rinforzo positivo: si dà il comando, si osserva il cane e, ogni volta che risponde con il comportamento richiesto, lo si premia con qualcosa a cui tiene: biscotti, carezze, parole dolci.

Niente più punizioni, quindi. Il rinforzo positivo, infatti, a lungo andare diventa molto più efficace di qualsiasi castigo. Inoltre, mentre le punizioni deprimono i nostri amici a quattro zampe, il rinforzo positivo preserva la loro dignità e li fa sentire amati.

 

I comandi fondamentali

 

La cosa più importante, quando si cerca di educare il proprio cane, è assicurarsi di insegnare dei comandi precisi. Il comando sarà tanto più efficace quanto più si presenterà semplice, recepibile all’istante ed univoco, ovvero breve e sempre lo stesso per uno stesso compito.

A questo proposito, possiamo indicare i quattro comandi più importanti:

  • NO: la sua efficacia deriva dal fatto di essere un comando breve, immediato e a cui è facile associare un tono e un'espressività che permettano al nostro animale domestico di comprendere subito che ciò che sta facendo non ci piace. Usando questo comando nel momento in cui il cane fa qualcosa di sbagliato lo si educa a capire ciò che può o non può fare
  • SEDUTO: serve a frenare immediatamente le azioni del cane come, ad esempio, la fuga o l'aggressione di altri cani. Farlo sedere anziché ordinargli di smettere lo aiuta a interrompere l'azione motoria e quindi anche il comportamento scorretto
  • FERMO O RESTA: questo comando educa il cane ad accettare la sosta senza innervosirsi. Può essere usato dopo il comando “seduto” quando il cane ha la tendenza a ripetere l'azione per cui gli avevamo intimato di stare seduto
  • VIENI O TORNA: è fondamentale per richiamare e mettere in sicurezza il cane quando è libero e senza il controllo del guinzaglio, sia che a liberarlo siamo stati noi, sia che sia fuggito

Con questi semplici consigli potrai facilmente educare al meglio il tuo cane.