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L’importanza della vitamina d

L’importanza della vitamina d

L’importanza della vitamina d

L’importanza della vitamina d

La vitamina D è un elemento chiave per la salute dell’essere umano e, soprattutto, per avere un apparato scheletrico sempre in forma. È un principio che partecipa in diversi processi, tra cui quelli fisiologici: è indispensabile per evitare il manifestarsi di disturbi relativi a diversi organi, oltre che essenziale per scongiurare quei processi degenerativi fisiologici conseguenti all’età che avanza.

Perché la vitamina D è importante?

La vitamina D agisce come un ormone, efficace per evitare infiammazioni, in quanto stimola le funzioni del sistema immunitario. È fondamentale anche per la salute di muscoli, cuore, polmoni e cervello e una sua carenza può predisporre a molti disturbi come diabete, infarto, Alzheimer e sclerosi multipla.

Infatti, per comprendere l’importanza che questa vitamina ha per il nostro corpo, basta analizzare cosa succederebbe nel momento in cui si manifestasse una carenza: quando non c’è abbastanza Vitamina D si può palesare una carenza di calcio dato che non viene sintetizzato a modo in caso di carenza.

Essendo, quindi, il metabolismo osseo strettamente legato alla quantità di vitamina D presente nel corpo, perché è essenziale per assimilare il calcio e il fosfato e per fissarli in ossa e denti, essa risulta indispensabile per scongiurare la comparsa di rachitismo nei bambini e osteoporosi negli anziani.

Dove la si trova?

Più che di assunzione di vitamina D, sarebbe meglio parlare di “assorbimento” in quanto non è l’alimentazione il mezzo principale per integrarla: essa viene dalla luce solare, che ne è fonte principale. Ciò avviene grazie alle cellule della cute, nelle quali si trova un precursore che si trasforma in vitamina D quando viene colpito dalle radiazioni ultraviolette B.

Mettendoci al sole si produce un assorbimento naturale di vitamina D, anche se, ovviamente, non bisogna mai dimenticare la giusta misura, oltre che la giusta protezione, in base al periodo dell’anno e all’intensità dei raggi solari, anche in inverno se si ha una cute molto chiara.

La si può integrare anche con l’alimentazione, e i quantitativi maggiori li hanno i pesci grassi, come salmone e aringhe, il tuorlo d'uovo e il fegato. I funghi, quando coltivati all’aperto, sono tra le pochissime fonti vegetali di vitamina D.

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